Càsoro Teatro Lab + B&B

Ristrutturazione dell’ex ostello a Lugano Figino
2018 – in corso

in collaborazione con
arch.Pia Meuli

Collaboratori
Giulio Pellegrini
Veronica Gorla
Beatrice Bocchiotti

Il progetto architettonico
Una villa dell’Ottocento, della quale i proprietari ebbero un ruolo importante nelle vicende del risorgimento italiano, fu ampliata all’inizio del Novecento, avvolgendola sui due lati con ulteriori locali e sopraelevandola di un piano. L’edificio è attorniato da un parco caratterizzato da tre cedri di notevole dimensione e da altre piante di pregio. Sul retro si trova un pendio a balze, un tempo vignato, che sale verso il bosco, oltre al quale si ergono delle rocce scultoree d’origini calcaree che si stagliano nel cielo.
Fu utilizzata come ostello della gioventù fino al secondo decennio del ventunesimo secolo.
Il progetto riprende la vocazione turistica proponendo un Bed & Breakfast, con la peculiarità di offrire pure delle sale multiuso di diverse metrature per eventi culturali di vario genere.
Al piano terreno e primo piano si trovano le sale e i locali comuni, ai piani superiori le camere da letto.
Rispetto alle facciate frontale e laterale, caratterizzata da portici, sul retro la facciata si presenta infelice e scostante. Non instaura nessun rapporto di dialogo con il pendio retrostante. Il progetto propone dunque la realizzazione di un corpo aggiunto che si estende dalla facciata al muro di sostegno del pendio, nel quale troverà posto la sala principale, con una grande apertura sul pendio.
Il pendio potrà così rappresentare la scenografia dietro il palco, ed inversamente, durante la bella stagione, il pendio potrà essere utilizzato come platea orientata verso il palco all’interno della sala.
Il corpo aggiunto così come pensato crea pure una sala/foyer al piano terreno aperta sui due nuovi spazi laterali esterni, uno dei quali adibito a spazio espositivo di sculture e l’altro a sala del cinema all’aperto con proiezioni sulla grande trave della sala.
In questo modo il progetto mette in relazione l’edificio con il pendio, il quale diventa parte del progetto e offre una concatenazione di spazi diversificati in relazione tra di loro per usi diversi.
La struttura è indirizzata durante la bassa stagione a giovani compagnie teatrali per la produzione di spettacoli teatrali legati alle iniziative della Fondazione Claudia Lombardi per il teatro, di cui la proprietaria è presidente.

Il progetto del parco
Il parco si divide in tre parti. La parte pianeggiante, che rimanda ad un parco/giardino ottocentesco, il pendio a balze, che rimanda ad un passato agricolo, e il denso bosco sovrastante.
Per la parte pianeggiante si propone il mantenimento delle piante di pregio esistenti. Si prevede di disegnare una linea sinuosa, costituita da una panchina, che riprende le geometrie degli impianti radicali da proteggere, definendo una zona inaccessibile piantumata da tappezzanti e cespugli di vario genere.
La piantagione lungo i muri di sostegno di erbacce perenni, scelte tra le erbacee presenti a monte, permette la transizione con il pendio retrostante, dove si ripropone la vigna e una cura particolare del prato secco, con il controllo delle neofite e tagli a mosaico per l’incremento della biodiversità.
Per il bosco a monte è previsto la pulizia da neofite e la cura e creazione del limite del bosco con arbusti decorativi che, allo stesso tempo, favoriscono la biodiversità.

RSI Video (fondazioneteatro.ch)